Immunoterapia con cellule dendritiche caricate con lisato di tumore autologo in pazienti con glioblastoma multiforme di nuova diagnosi
Razionale dello studio: Il trattamento per GBM attualmente consiste nella resezione chirurgica della massa tumorale seguita da radio e chemioterapia ((1) Stupp et al., 2005). Tuttavia, la prognosi complessiva rimane ancora infausta, la recidiva è universale e i pazienti con GBM ricorrente necessitano chiaramente di terapie innovative. L'immunoterapia con cellule dendritiche (DC) potrebbe rappresentare un trattamento specifico del tumore a lungo termine ben tollerato per uccidere tutte le cellule tumorali (residue) che si infiltrano nelle aree adiacenti del cervello. Indagini precliniche per lo sviluppo di vaccini terapeutici contro i gliomi ad alto grado, basate sull'uso di DC caricate con una miscela di tumore derivato dal glioma, sono state condotte in modelli di ratto e di topo, dimostrando la capacità di generare un tumore specifico del glioma risposta immunitaria. DC mature caricate con lisato tumorale autologo sono state utilizzate anche per il trattamento di pazienti con tumori cerebrali maligni ricorrenti; non sono stati registrati eventi avversi maggiori. I risultati sull'uso dell'immunoterapia per i pazienti con GBM sono incoraggianti, ma sono necessari ulteriori studi per scoprire la combinazione più efficace e sicura di immunoterapia con radio e chemioterapia dopo l'exeresi della massa tumorale.
Scopo dello studio. Obiettivo primario dello studio è valutare la tollerabilità del trattamento e ottenere informazioni preliminari sull'efficacia. Obiettivo secondario è valutare l'effetto del trattamento sulla risposta immunitaria. Un ulteriore obiettivo è identificare una possibile correlazione tra lo stato di metilazione del promotore MGMT e la risposta del tumore al trattamento.
Per lo studio sarà preso in considerazione un progetto Simon a due stadi ((2)Simon, 1989). Assumendo come misura dell'esito la percentuale di pazienti con PFS12 e di interesse clinico un aumento al 42% (P1) del tasso di controllo storico del 27% (P0) ((1)Stupp et al., 2005), l'ipotesi alternativa sarà respinta alla fine della prima fase se il tasso di PFS12 sarà inferiore a 8/24 pazienti trattati (test esatto di Fisher). Nella seconda fase i pazienti saranno arruolati fino a 76 complessivamente. L'ipotesi nulla sarà rifiutata (a=0.05, b=0.2) se almeno 27 soggetti su 76 sono vivi e liberi da progressione 12 mesi dopo l'inizio del trattamento.